“Eye to Eye” è un’espressione inglese che ho voluto mantenere nella lingua originale come titolo del mio libro, perché trovo che il suo profondo significato sia intraducibile in italiano: letteralmente significa “occhi negli occhi”. Ma essere “eye to eye” con qualcuno significa anche essere d’accordo, vederla allo stesso modo. Anzi, molto di più, “we see eye to eye” significa che siamo in totale sintonia, abbiamo perfetta identità di vedute. Siamo una cosa sola.
"Ritratto di un Pianeta selvaggio" è un progetto che racconta un mondo fragile, in rapidissimo cambiamento e che, altrettanto rapidamente, stiamo perdendo.
Attraversare il globo per documentarne le meraviglie naturali con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica verso la bellezza e la fragilità del mondo naturale assume oggi il carattere della massima urgenza per il fotografo naturalista Simone Sbaraglia, che ha girato il mondo per scovare i luoghi e le specie che ancora resistono e che ancora sono in grado di regalarci quelle emozioni che solo il contatto con la natura incontaminata può donare. Raccontarne la bellezza è sempre stata una priorità per fotografo, e oggi lo è ancora di più perché purtroppo stiamo perdendo moltissimi di quei paradisi selvaggi.
Viviamo in un'epoca che ci ha derubato della nostra innata sensibilità verso la bellezza, spazzata via dal sistema di valori della società moderna. Con essa viene meno il desiderio di preservare ciò che è bello e fragile, l'istinto di protezione dei più deboli e, in definitiva, il senso di giustizia. E allora diffondere la bellezza, oggi, è un atto rivoluzionario.L'amore per la natura e lo sforzo per dominarla sono da sempre due peculiarità dell'essere umano, che nei secoli ha modificato moltissimi ecosistemi del pianeta con conseguenze spesso disastrose anche per se stesso. Tornare indietro è difficile, nella maggior parte dei casi è impossibile, ma preservare si può.
Il titolo di questo libro, che si declina in sette sezioni (Gli Ecosistemi, I Volti, I Luoghi, I Momenti, Il Ritmo, L'Amore e Le Forme) trae spunto dal personale approccio alla fotografia naturalistica da parte dell'Autore: "a tu per tu", appunto. Ovvero a stretto contatto, a breve distanza. Annullando le barriere fisiche ed emotive tra il fotografo, gli animali ed i soggetti immortalati, nel tentativo di diventare parte del mondo naturale, di coglierne il respiro e fotografarne l'anima. Essere il più vicino possibile al soggetto permette e consente di stabilire un contatto emotivo attraverso il quale cercare di vedere oltre il caos per trasformare quell'istante in un messaggio universale di amore, poesia, armonia, equilibrio, semplicità.
Ho un conto aperto con il tempo, con questo futuro che è già passato. Non ho mai avuto il privilegio di vivere nell'oggi, troppo fugace e inafferrabile per poter essere compreso. Perennemente fuori sincronia, ho vissuto orfano di presente." Ne "Il Tempo" Simone Sbaraglia ci accompagna in una riflessione per immagini sullo scorrere del tempo e sulla sua incoerenza. Sintetizzando la transizione dal giorno alla notte in un'unica immagine e accostando immagini diurne e immagini notturne con effetti naturali e surreali al tempo stesso, Simone ci spinge a riflettere sul tempo e sul nostro rapporto con esso.
Questo progetto nasce nell'Italia del Covid, ed è frutto dello stato d'animo indotto da questa esperienza. Da fotografo naturalista abituato a viaggi estremi negli angoli più remoti del Pianeta, Simone Sbaraglia ha voluto concentrarsi sui paesaggi urbani dell'Italia centrale, ritratti nel momento di passaggio dal giorno alla notte, in un'atmosfera eterea e rarefatta. Un'atmosfera la cui solitudine ed il cui silenzio ben si intonavano alla solitudine ed al silenzio interiore del lockdown. Blue Hour è un viaggio nella meraviglia dei nostri borghi ed un viaggio interiore alla ricerca della pace e del silenzio che questi scorci di regalano.
Avevo sognato un viaggio in Madagascar per anni, affascinato dalle immagini dei lemuri e dei camaleonti, dai racconti di un paradiso naturale in cui non esistono (o quasi) predatori e quasi ogni specie di animali e piante è endemica e spettacolarmente unica.
Era il 2011 quando riuscii per la prima volta a coronare questo sogno. Fu l'inizio di una vera e propria storia d'amore. Da allora e per molti anni ho fatto in media 2-3 viaggi l'anno nella meravigliosa isola. Ancora oggi non mi stanco di ritornarci perché ogni visita ed ogni singola escursione nella giungla riserva nuove sorprese. Questo libro è un concentrato di 10 anni di viaggi. Un viaggio fotografico nella meravigliosa natura del Madagascar, che farà innamorare il lettore della bellezza del nostro Pianeta.
Roma, la città eterna, che sul manto delle proprie strade ha impresse le
orme di innumerevoli persone e personaggi. Roma, in ogni epoca, è stata spettatrice della storia e palcoscenico degli attori che la hanno interpretata. Trascorre il tempo; fra il Tevere e i monumenti, fra i colli e i verdi parchi, fra i vicoli e le squallide strade di scorrimento. In una realtà pervasa dal disincanto di chi è ormai abituato a considerare normale ciò che invece dovrebbe stupire. All'improvviso arriva un altro tempo, il tempo in cui si è costretti a fermare tutto. E scende la notte, una notte dalla quale pare non risorga più il sole. Ed è in questo buio, in questo silenzio, che la città appare come nuova. Nella notte profonda e deserta di questa estate, Roma offre se stessa sotto una luce che invade il cuore, costringe a fermarsi, guardare e sentire. All'improvviso la città è immobile, sorridente, risplendente.
La storia dell'hotel Monte Palace. Costruito alla fine degli anni '80, questo resort a cinque stelle doveva essere nelle intenzioni degli investitori il top in termini di lusso alle isole Azzorre. Solo 18 mesi dopo la sua inaugurazione l'hotel era già abbandonato e i proprietari avevano dichiarato bancarotta. Piuttosto che demolire immediatamente l'hotel i proprietari incaricarono una società di sorveglianza di proteggere il sito dalle scorribande e dalla vandalizzazione. Tuttavia dopo una decina di anni anche questa sorveglianza divenne troppo costosa e l'hotel venne abbandonato a se stesso. L'hotel Monte Palace è diventato uno dei luoghi di pellegrinaggio per gli appassionati di ruderi urbani e le voci dei visitatori risuonano nelle stanze deserte.
Reportage e racconto fotografico delle "scimmie blue" che vivono nelle montagne della Cina. Il rinopiteco dorato è uno dei pochi primati al mondo che riesce a sopravvivere in luoghi dove le temperature invernali sono molto basse. I motivi per cui abbia scelto questo habitat sono sconosciuti. Ma, come per le altre scimmie che vivono in condizioni climatiche simili, anche le scimmie blu hanno sviluppato un'organizzazione sociale davvero esemplare. In questo libro vi raccontiamo la loro storia.
Hokkaido, Giappone; una distesa di neve gelida, qualche centinaia di uccelli che vaga emettendo suoni incomprensibili. Sembra il caos. Ma poi tutto prende forma, i suoni diventano musica e il movimento diviene danza. Il rito di accoppiamento delle gru giapponesi è pura poesia. In questo libro fotografico vi raccontiamo con le immagini e i testi di Simone Sbaraglia questa immensa bellezza.
Se vogliamo avere un'idea di come potesse essere il nostro Pianeta ai
tempi dei dinosauri dobbiamo andare a Komodo. Un'isola vulcanica che
galleggia nel Pacifico ai confini fra Indonesia e continente australiano.
L'ospite più pericoloso, ma nello stesso tempo anche più in pericolo, di
questi luoghi è senza dubbio il drago di Komodo.
Un feroce predatore che domina foreste e zone fluviali dell'isola
indonesiana.
L'ultimo tramonto europeo si tuffa nel mare delle isole Azzorre. Per più di cinquecento anni, tutti i navigatori sono passati per queste isole, dagli avventurieri in cerca di fortuna ai balenieri, dai grandi piroscafi pieni di emigranti ai viaggiatori in solitaria. Oggi, nonostante il massiccio intervento dell'uomo, le Azzorre sono in grado di offrici uno scenario bellissimo. Le Azzorre si trovano millequattrocento chilometri al largo del Portogallo, in mezzo all'Oceano Atlantico e fanno parte della Macaronesia.
L'elefante africano è l'animale terrestre più grande del mondo. Milioni di anni fa il nostro pianeta era abitato da diversi animali simili agli elefanti che appartenevano all'ordine dei Proboscidati. Oggi solo due animali di questi antichi animali sopravvivono sul nostro Pianeta Terra: l'elefante africano e il suo cugino più piccolo, l'elefante asiatico. Sono animali enormi e grazie alla loro mole gli elefanti hanno pochissimi predatori. Sono anche animali molto longevi, alcuni esemplari arrivano a vivere fino a cento anni. Questo volume è un tributo fotografico a questa affascinante creatura, oggi sull'orlo dell'estinzione.
Non sempre l'atto di fotografare è un gesto esibito, la storia racconta di tanti fotografi furtivi che, per scelta o per necessità, nascondono la fotocamera per celare l'intenzione, le manovre di composizione e il momento del fermo immagine. Ma Simone Sbaraglia non avrebbe mai immaginato che è più semplice fotografare i draghi di Komodo o i primati delle foreste equatoriali che riuscire a strappare qualche immagine di esemplari umani nella giungla di vetrine dei centri commerciali.
L'anima di questo lavoro risiede nell'ambivalenza stessa di tutto il lavoro fotografico fatto per realizzare il racconto fotografico: la bellezza della natura che è oggettivamente visibile a tutti, in contrapposizione a qualcosa di più nascosto e crudo. La vita atroce dei minatori che in quella stessa natura meravigliosa, lavorano e muoiono, tra vapori tossici e caldo infernale. Il volume, unico nel suo genere, ci offre così a possibilità di immergerci nella vita dei minatori di zolfo del vulcano Kawah Ijen in Indonesia.
Il racconto di un animale incredibilmente dolce e intelligente. Simile a noi al punto da poterci riconoscere in atteggiamenti e comportmaenti, l'orango è un animale meraviglioso e in grande pericolo. In questo libro Sinone Sbaraglia ci regala un racconto intimo e profondo di questo meraviglioso abitante del Pianeta Terra.